Me lo sono sempre immaginato dietro una scrivania tra mucchi di libri, con carta e penna in mano, con la grinta dell’inquisitore e la calma di un monsignore vaticano. Invece, leggendo qui sotto, devo immaginarlo che sgobba al telaio o in giro per il paese a fare consegne o al mercato a vendere. Era infatti un fabbricatore di tende… Chi l’avrebbe mai detto, san Paolo operaio tessile. Un uomo dalla stoffa giusta, capace di tessere relazioni forti.